Da due anni stiamo vedendo un film che ha come soggetto il cinema. Nel primo tempo abbiamo assistito alla narrazione che ha descritto questo settore industriale ed i soggetti che ne fanno parte, sia imprenditori che lavorator*, come dei privilegiati che sperperano fondi pubblici senza risultati economici apprezzabili.
Il secondo tempo che sta per iniziare prevede la morte di tutti i protagonisti. Un film da collocare sicuramente nel genere drammatico.
La riforma del Tax credit, varata dal Governo a luglio 2024, i tagli previsti per il cinema e l’audiovisivo nella legge di bilancio, determineranno la cancellazione di molti progetti delle produzioni nazionali, favorendo invece quelle straniere, con migliaia di lavoratori diretti e dell’indotto lasciati a casa, costretti a collocarsi in altri comparti e la scomparsa di un patrimonio di arti, mestieri e saperi universalmente riconosciuti.
Giovedì 20 novembre rappresenteremo al Ministro Giuli ed alla Sottosegretaria Borgonzoni la nostra contrarietà ai tagli, sia per il ridimensionamento della nostra proposta culturale-cinematografica, sia per i risvolti negativi che ricadranno sull’economia:
•
Meno imposte sui redditi da lavoro;
•
Meno contributi INPS e INAIL;
•
Meno entrate per l’indotto;
•
Più spese per il Welfare.
Come UILCOM crediamo che questo sia il momento per alzare ancora più forte il grido di allarme e di chiamata alla mobilitazione lanciato da tutto il settore in questi mesi, che ha definito “catastrofico” lo scenario che si delinea all’orizzonte.
Solo una posizione chiara, forte di tutto il Settore, a partire dalle OO.SS., può cambiare il finale di questo film e garantire che anche per il nostro cinema ci sia un domani.
UILCOM NEWS N.39/2025
📣È online il XXXIX numero di UILCOM NEWS a cura della Segreteria Nazionale 3️⃣9️⃣– 2️⃣0️⃣2️⃣5️⃣...




