In data 10 dicembre 2025, si è tenuto a Roma il presidio presso la Sede Nazionale INPS convocato da UILCOM, UNITA e AIARSE, AGI, APAI, AITS, EMIC, per chiedere chiarimenti sulle possibili ripercussioni per i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo delle sentenze della Corte di cassazione in merito al metodo di calcolo dei contributi pensionistici. Sentenze che hanno creato forte preoccupazione in tutte le categorie facenti parte del Settore dello Spettacolo.
La delegazione, composta dai Presidenti delle Associazioni promotrici dell’iniziativa, è stata ricevuta dal Responsabile della Direzione Centrale Pensioni, Dott. Vito La Monica che rispondendo alla richiesta pressante della delegazione sull’orientamento dell’Istituto, ha dichiarato che, trattandosi di due sentenze, per quanto della Corte di Cassazione, riguardanti solo due lavoratori e quindi riguardanti solo due lavoratori e quindi due situazioni specifiche, l’Istituto non intende modificare le modalità di calcolo della anzianità contributiva complessiva, conteggiando quindi tutti i contributi maturati nel corso dell’intero periodo lavorativo. I requisiti per l’accesso alla pensione e la modalità di calcolo restano quindi invariati.
Nell’incontro è stata ricordata anche la necessità di rivedere la situazione contributiva dei lavorator* delle categorie Troupe che erroneamente sono state collocate nel Gruppo B anziché nel Gruppo A per effetto del D.Lgs 182/1997 e successivamente portati nel Gruppo A con il D.M. 15/3/2005. Il Dirigente, pur riconoscendo il problema, ha evidenziato la necessità di un intervento legislativo per rendere retroattiva l’efficacia del D.M. 15/5/2005.
La delegazione ha inoltre rappresentato l’esigenza di norme generali a tutela delle categorie del Settore Spettacolo, che strutturalmente hanno rapporti di lavoro precari, intermittenti, con periodi anche lunghi di inattività e che, quindi, abbisognano di una particolare attenzione da parte del legislatore per quanto riguarda le regole di Sistema e di specifici strumenti di Welfare.
Il direttore generale, infine, si è reso disponibile a condividere i dati riguardanti i collocamenti delle singole categorie professionali, per una analisi realistica sull’occupazione, da cui partire per un confronto con i Ministeri di competenza.
È stato previsto un nuovo incontro nel mese di gennaio per dare seguito all’incontro odierno.
Ringraziamo le lavoratrici ed i lavoratori che, partecipando in massa al presidio, hanno dato un forte segnale di unità su temi determinanti per il proprio presente e per il proprio futuro.




