Con il presente comunicato intendiamo portare all’attenzione di WindTre quanto denunciato da diversi territori in merito ad una pratica aziendale che, se confermata, sarebbe inaccettabile e non conforme agli accordi di smart working sottoscritti. L’azienda avrebbe, infatti, recentemente comunicato l’intenzione di utilizzare la presenza fisica in ufficio come criterio di valutazione individuale delle performance dei dipendenti e/o dei loro diretti responsabili.
Questa decisione non solo sarebbe in contrasto con lo spirito e le disposizioni dell’accordo di smart working, ma rappresenterebbe anche un passo indietro rispetto alle moderne pratiche lavorative che promuovono la flessibilità e l’equilibrio tra vita professionale e personale. L’accordo di smart working è stato stipulato con l’obiettivo di garantire una maggiore autonomia ai lavoratori, permettendo loro di svolgere le proprie mansioni in modo efficiente anche al di fuori dell’ufficio.
Riteniamo che la valutazione delle performance debba basarsi sui risultati ottenuti e sugli obiettivi raggiunti, piuttosto che sulla mera presenza fisica in ufficio. Tale approccio non solo valorizza il lavoro svolto, ma incentiva anche una cultura aziendale basata sulla fiducia e sulla responsabilità.
Chiediamo pertanto all’azienda di fare un approfondimento su quanto denunciato e, in caso, rivedere questa decisione sbagliata e in contrasto con il vigente accordo di smart working, continuando a promuovere un ambiente di lavoro che valorizzi la produttività e il benessere dei dipendenti.
Restiamo a disposizione per ulteriori confronti e discussioni su questo tema.
WINDTRE – Smart working a rischio, i sindacati contestano
Con il presente comunicato intendiamo portare all’attenzione di WindTre quanto denunciato da...