In data 29 ottobre si è svolto l’incontro informativo annuale come previsto dall’art.1 lett. B del
CCNL Telecomunicazioni tra l’azienda TWY, le Segreterie Nazionali e i Territoriali di SLC-
CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL unitamente alla delegazione delle RSU/RSA ove presenti
dei territori interessati.
La direzione di TWY che applica al momento il CCNL Tlc per la sede di Ivrea ha presentato
un quadro complessivo della situazione dell’intera holding partendo dai dati occupazionali dei
diversi siti aggiornati al 2025.
Attualmente in TWY e controllate lavorano circa 1500 lavoratori diretti, distribuiti tra le varie
sedi dislocate sul territorio nazionale, ma complessivamente l’intero perimetro occupazionale
con l’utilizzo di tempi determinati, contratti in somministrazione e qualche contratto a progetto
si aggira nei picchi di maggior flusso di lavoro intorno alle 1900 unità.
L’anno 2025, secondo quanto riportato nella presentazione aziendale, ha rappresentato un
periodo di consolidamento dell’azienda sul mercato, oltre al mantenimento di un alto fatturato
di circa 52 mln di euro. L’Azienda ha concentrato i propri sforzi imprenditoriali nel
mantenimento del mercato assicurativo/finanziario per un buon 50% del proprio business,
mentre la restante parte circa il 25% retail e 20% circa utilitys. Completano la restante parte
una serie di piccole commesse.
TWY punta al consolidamento nei vari settori confermando le attività in essere e ricercando
espansione su nuove attività a valore aggiunto.
In riferimento ai contratti nazionali applicati dal gruppo, differenti dal ccnl Tlc, al momento
vigente solo ad Ivrea, e a fronte del proficuo confronto con le scriventi OO.SS., TWY ha
mostrato forte interessamento ad un eventuale futura adesione a quello che di fatto è il
contratto di riferimento del settore e resta in attesa di approfondire le innovazioni che con se
porterà il futuro rinnovo del CCNLTLC soprattutto per la parte riguardante il CRM BPO.
Le Segreterie Nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil esprimono un giudizio positivo
sull’andamento aziendale e soprattutto sulla diversificazione della propria clientela e delle
proprie attività, rappresentando questi punti un argine strategico alla crisi che sta
attraversando il settore del Crm Bpo nel suo complesso.




