Ieri si è svolto in ANICA l’incontro per il rinnovo del contratto Troupe con o.d.g. orario di lavoro.
Le OO.SS., ribadendo la necessità di rimanere entro i parametri della normativa europea e
nazionale (L. 66/2003, L. 81/2008) in tema di orario di lavoro, hanno esposto la proposta di un
orario medio di 48 h spalmato su 4 settimane, per un totale di 192 h, comprensive della 6ª
giornata.
Una proposta chiara, precisa, frutto di approfondimenti fatti con la categoria nei mesi scorsi,
rispondente alla esigenza di garantire un adeguato livello della qualità della vita, come sancito
dalla nostra Costituzione. È stato anche ricordato che al tema orario di lavoro è strettamente
legata la rilevazione, senza la quale l’intero impianto non terrebbe.
Le Associazioni datoriali hanno dapprima richiamato le difficoltà che sta attraversando il
Comparto, senza però fare riferimento alle cause che le hanno determinate, che renderebbero
necessario “un contratto equilibrato”, per evitare un ulteriore contrazione delle attività rispetto
agli ultimi anni. Altra criticità denunciata deriverebbe dalle restrizioni annunciate
dall’Amministrazione americana verso le produzioni cine audiovisive estere.
Nel merito, la Parte datoriale ha giudicato “un passo indietro” la proposta sindacale, non
ritenendola praticabile per l’attuale organizzazione del lavoro e, quindi, non sostenibile dal punto
di vista economico. Ribadendo inoltre che la 6ª giornata non può rientrare nella media delle 48 h
nelle 4 settimane.
Nell’incontro del prossimo 14 maggio, la Parte datoriale si è impegnata a presentare una
controproposta.
A fronte di quanto sopra, riteniamo indispensabile ricordare che sull’orario di lavoro e la 6ª
giornata, la Categoria ha espresso la necessità di riportare il contratto nazionale entro i limiti di
legge, contrastando la tesi, sostenuta dalla delegazione datoriale e non solo, che si possa avere
una settimana lavorativa di 66 h, adeguando l’Organizzazione del Lavoro alla legge e non
viceversa. Non tener presente questa forte richiesta significherebbe tradire le aspettative
dell’intera categoria con il rischio di veder bocciata una eventuale ipotesi di accordo.
Si è più volte affermato che quella in corso è la trattativa per “un nuovo CCNL”, bene, non può
esserlo soltanto per alcune materie, l’attuale modello organizzativo, basato su una realtà
produttiva e normativa completamente diversa da quella attuale, basti pensare alle leggi emanate
dopo il 1999, deve essere necessariamente rivisto se si vuole raggiungere un’ipotesi di contratto
nuovo e condiviso.
UILCOM NEWS N. 17/2025
È online il XVII numero di UILCOM NEWS a cura della Segreteria Nazionale. TIM/TCC – PROCLAMAZIONE...