Open Fiber – Comunicato unitario su incontro 14 maggio – PdR

Nella giornata del 14 maggio 2025 si sono incontrate le Segreterie Nazionali e Territoriali, unita-mente alle RSU/RSA, e l’azienda Open Fiber al fine di definire l’Accordo di Premio di Risultato per l’anno 2025.
La presentazione dei dati di consuntivazione del PDR 2024, fatta a inizio trattativa, ha evidenziato il conseguimento di un risultato complessivo del 103,21% (EBITDA 110% + CB 90,61%) ed ha con-fermato la validità dell’Accordo 2024 e le giuste ragioni che ci avevano portato, lo scorso anno, ad individuare gli attuali pesi degli indicatori con le relative soglie di accesso.
Per queste ragioni abbiamo da subito rigettato la proposta aziendale di rimodulare il peso degli indicatori elevando quello operativo (Customer Base Net Adds) a discapito di quello economico (EBITDA contabile), il tutto senza neanche incrementare il valore economico del Premio da erogare. Se, infatti, l’attuale impianto dell’Accordo ha funzionato ed ha permesso il conseguimento dei risul-tati attesi non ci sono ragioni per apportare modifiche che rischiano di renderlo non più esigibile, ancor di più in considerazione di un indicatore, quello operativo, che non ha l’obiettivo pieno nel 2024.
Si è, quindi, pervenuti a rinnovare l’Accordo del PDR 2025 mantenendo gli importi, i pesi degli in-dicatori e le soglie di accesso invariati. Su richiesta sindacale sono state, infine, apportate le seguenti migliorie:
● Sono escluse dal computo delle assenze per malattia quelle legate alla malattia dei lavoratori ex art. 1 legge 68 del 1999 (persone disabili)
● La franchigia per le assenze da malattia che porta alla decurtazione è stata innalzata dagli attuali 15 gg a 18 gg lavorativi in ragione d’anno
Come Segreterie Nazionali confermiamo il giudizio positivo espresso anche gli scorsi anni sull’Ac-cordo di Premio di Risultato in Open Fiber, in particolare per la celere sottoscrizione quest’anno del rinnovo prima della metà di maggio, ma riteniamo, allo stesso tempo, che a partire dal prossimo vadano rivisti gli importi di erogazione che, se pur ad oggi tra i più alti del settore, sono comunque fermi dal 2022, e si debba fare uno sforzo per arrivare alla sottoscrizione di un accordo pluriennale.