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Gruppo Fedrigoni Comunicato 06.11.25

06 Novembre 2025 | Informazione, News

Nella giornata del 5 novembre 2025, presso la sede del Gruppo Fedrigoni a Verona, si è svolto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali SLC CGIL, FISTel CISL, UILCOM UIL e UGL Carta e Stampa e il nuovo management aziendale, a seguito della recente riorganizzazione del Gruppo. Per Fedrigoni erano presenti gli Amministratori Delegati Marco Nespolo, Fulvio Capussotti e Rodrigo Lacerda, le prime linee e gli staff delle funzioni, per l’informativa prevista dall’art. 10 del CCNL Cartai.
Durante la relazione introduttiva, gli AD hanno illustrato l’attuale scenario di mercato, evidenziando le difficoltà del settore e le conseguenti ricadute sull’attività produttiva. Anche i comparti del lusso e del vino hanno registrato una contrazione, dovuta in parte ai conflitti internazionali e alle recenti scelte politiche dell’amministrazione statunitense. Il mercato resta complesso: la domanda è debole, la competizione sui prezzi e sui volumi intensa, e i costi fissi di struttura elevati. In questo contesto, il management ha orientato le proprie scelte verso una maggiore flessibilità produttiva, qualità del servizio e del prodotto, e rapidità di esecuzione (entro 48 ore). Queste variabili hanno comportato una produttività fluttuante, con andamenti mensili non costanti.
In prospettiva, le strategie future del Gruppo punteranno anche a diversificare le attività, per contenere i rischi derivanti da un mercato sempre più volatile e competitivo. Gli AD si sono comunque dichiarati moderatamente ottimisti sull’andamento della produzione.
Un passaggio centrale dell’incontro ha riguardato la nuova struttura organizzativa: il Gruppo si articolerà in quattro aziende, tra cui la Holding Fedrigoni e tre business unit, di cui due con sede in Italia (Carta ed Etichette). Alcune funzioni centrali saranno integrate nell’operatività delle singole società, mentre altre resteranno comuni e condivise, in particolare quelle legate alle relazioni industriali.
Gli AD hanno ribadito la volontà di continuare a investire nei diversi territori, in base alle esigenze specifiche dei singoli business. In merito alla vicenda Giano, è stato ricordato che, dopo la riunione al Ministero del 28 ottobre, è stata rinnovata la richiesta di utilizzo della CIGS per aree di crisi, come già avvenuto nel 2025. Ministeri e Regione Marche restano in attesa della Legge di Stabilità per il rifinanziamento dello strumento, con l’obiettivo di concludere il percorso di ricollocazione delle circa 30 unità rimanenti.
Sul fronte degli investimenti, il Gruppo elaborerà piani per individuare i settori strategici di sviluppo, come il potenziamento dei macchinari tondi e l’efficientamento produttivo. È stato inoltre confermato che il settore office è definitivamente chiuso e non è previsto alcun ripristino della macchina F3 nello stabilimento di Fabriano.
Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la centralità del metodo delle relazioni industriali, strumento condiviso e consolidato nel tempo dal Gruppo Fedrigoni, mantenendo la gestione delle specificità locali alle segreterie territoriali e alle RSU.
È stato sottolineato che sono in scadenza temi importanti come l’accordo integrativo sulla CIGO, strumento che si è rivelato utile per gestire i cali produttivi legati alle oscillazioni del mercato.
Altri temi affrontati hanno riguardato le relazioni industriali e il rinnovo del Premio di Risultato (PdR), prorogato per il 2025. Le parti hanno riconosciuto la validità dell’impianto attuale, ma sarà necessario rivedere i parametri economici in funzione della nuova articolazione in più società, non più legate a un bilancio consolidato. Le OO.SS. si sono espresse a favore di un rinnovo triennale, linea condivisa anche dal Gruppo.
Il giudizio complessivo sull’incontro è al momento positivo, alla luce delle dichiarazioni dei tre AD, pur in attesa di visionare i nuovi organigrammi e comprendere nel dettaglio le future scelte strategiche di mercato.
Le OO.SS. confermano il proprio impegno nel monitorare attentamente l’evoluzione della nuova organizzazione, dopo circa sei anni di unicità del Gruppo. L’obiettivo resta quello di tutelare il perimetro occupazionale e le condizioni economiche e lavorative di tutte le lavoratrici e i lavoratori, che rappresentano il vero valore di ogni impresa e che, con il loro contributo, hanno permesso al Gruppo Fedrigoni di raggiungere negli anni risultati significativi.

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