La crisi del Gruppo Pro-GEST, colosso italiano del settore cartario, continua a tenere alta l’attenzione delle parti sociali e istituzionali, proiettando un’ombra di incertezza sul destino dei suoi numerosi dipendenti. In questo contesto, si è tenuta in via telematica, in data 14 ottobre, una riunione di confronto tra la Governance del Gruppo e le Segreterie Nazionali, territoriali e la RSU Unitaria delle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e UGL Chimici. Questo incontro ha rappresentato un momento di verifica e aggiornamento sullo stato di salute e sulle prospettive dell’azienda.
La dirigenza del Gruppo ha esordito richiamando l’attenzione sul precedente incontro svoltosi al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), ribadendo l’impegno assunto in quella sede per garantire una più costante e trasparente informazione sullo stato dell’arte del Gruppo, un’esigenza sentita e più volte richiesta dalle organizzazioni sindacali.
Sul fronte del mercato, la situazione prospettata dal Gruppo non si discosta dall’andamento generale del settore a livello nazionale. La competitività di Pro-GEST, al pari di molti altri gruppi in Italia, è ostacolata da fattori esogeni complessi quali l’elevata volatilità dei costi energetici, l’andamento del prezzo delle materie prime e le dinamiche macroeconomiche che rendono difficile il rilancio a pieno regime.
Lo stato di crisi del Gruppo è, purtroppo, ancora in atto. La procedura di composizione negoziata della crisi, avviata per trovare un accordo con i creditori e ristrutturare il debito, è stata oggetto di proroga e la scadenza finale della procedura è fissata per il 7 gennaio. Nonostante le difficoltà, la Governance ha rassicurato che il piano di risanamento finanziario e industriale procede, sebbene permangano aspetti da definire.
A tal proposito, è stato illustrato che il piano industriale si presenta ancora incompleto nei suoi dettagli definitivi. Tuttavia, sono state delineate le linee guida principali, focalizzate per il momento sulle attività strategiche del Gruppo. In linea con quanto emerso in precedenza, è stata confermata la volontà di vendere la Cartiera di Mantova, un asset che evidentemente rientra tra le dismissioni previste per la riduzione dell’indebitamento complessivo.
Le organizzazioni sindacali, pur accogliendo positivamente il cambio di passo nelle relazioni industriali, ringraziando l’azienda per la maggiore apertura e il rispetto degli impegni informativi, hanno precisato che c’è ancora tanto da migliorare. Nello specifico, si evidenziano criticità nella gestione delle relazioni e delle comunicazioni a livello territoriale, dove è necessario un ulteriore sforzo di uniformità e coinvolgimento.
A conclusione dell’incontro, le rappresentanze dei lavoratori hanno rinnovato con forza l’invito ad uno scambio di informazioni continuo e proattivo nei prossimi mesi. La crisi del Gruppo Pro-GEST viene ancora una volta definita una “Spada di Damocle” che minaccia il futuro di centinaia di famiglie; se non gestita con giusti criteri e un approccio responsabile, le conseguenze sarebbero devastanti. Pertanto, l’attenzione resta concentrata sulla data del 7 gennaio coincidente con la scadenza della proroga della crisi e la possibile convocazione del tavolo tripartito al Mimit che diverrà, a tutti gli effetti, l’appuntamento cruciale e determinante per valutare la sostenibilità del piano di rilancio e la conseguente tutela dell’occupazione.
Crisi Pro-GEST: sindacati e azienda a confronto, attesa per il 7 gennaio
La crisi del Gruppo Pro-GEST, colosso italiano del settore cartario, continua a tenere alta...