Nel mese di settembre scorso, con una decisione che non è stata condivisa con le 5 scriventi Organizzazioni Sindacali, il CDA CRAIPI ha deliberato di indire le elezioni dell’Assemblea dei Delegati per il 27 e 28 novembre. La sola O.S. favorevole era la SLC – CGIL. Nelle scorse settimane le scriventi OO.SS. si sono adoperate in ogni modo, non per evitare le elezioni, ma per garantirne uno svolgimento democratico, auspicando la più ampia possibilità di partecipazione agli iscritti al Fondo.
Da oltre un anno le Fonti Istitutive della CRAIPI di parte sindacale (Slc-CGIL, Fistel-CISL, Uilcom-UIL, SNATER), hanno condiviso e sottoscritto le modifiche allo Statuto CRAIPI, in ossequio alle previsioni della COVIP, che è l’organismo di vigilanza sui fondi pensione. Modifiche che apporterebbero sostanziali passi avanti nella direzione della piena rappresentatività democratica di tutte le OO.SS. firmatarie di contratto, ampliando i numeri del CDA e stabilendo inoltre l’alternanza alla Presidenza del Fondo fra Azienda e Sindacati.
Va anche detto, senza entrare negli aspetti più strettamente tecnici, organizzativi e regolamentari, che ipotizzare di svolgere una consultazione con le regole e le caratteristiche del 2016 – anno dell’ultima elezione – è evidentemente una forzatura anacronistica. Da allora ad oggi è cambiato il modo di lavorare in Azienda. Lo Smart Working e gli spostamenti in corso nei vari cespiti (tra cui quello da viale Mazzini a via Severo con numerosi colleghi in Smart Working forzato) rendono non democratico il voto effettuato in modalità cartacea così come previsto dall’attuale Regolamento Elettorale impedendo, di fatto, a più di 5.000 iscritti di esercitare scelte che riguardano il futuro della propria pensione integrativa. Regolamento che, evidentemente, non può certo essere modificato a procedura elettorale avviata.
Proprio per questi motivi, per garantire la democraticità del voto e allo stesso tempo spingere affinché le modifiche statutarie giungano finalmente a buon fine, le scriventi OO.SS. hanno concordemente deciso di non presentare le liste elettorali alla scadenza del termine dei 30 giorni precedenti la data di indizione delle Elezioni.
Non si comprende perché, pur sapendo le motivazioni che hanno portato le scriventi all’attuale posizione, la SLC-CGIL abbia voluto invece ostinatamente percorrere la strada di presentazione della propria lista, la cui regolarità sarà sottoposta alla verifica da parte del comitato elettorale centrale.
Inoltre, ci sfugge il criterio di priorità della Slc CGIL, rinnovare la rappresentanza sindacale non può riguardare solo le elezioni dei nuovi membri dell’assemblea dei soci Craipi, quando le RSU sono scadute da circa tre anni, l’ultima votazione risale al 2019, andare ad elezioni dei delegati RSU è una esigenza ormai improrogabile, auspichiamo quindi che vengano al più presto rinnovate entro il primo semestre 2026.
Una forzatura inspiegabile perché potenzialmente foriera di conseguenze gravi sul piano dei rapporti fra OO.SS., che rischia di portare ad una spaccatura del tavolo unitario.
La democrazia si regge sul consenso della maggioranza e non sul pensiero di una sola parte che intende farsi beffe delle fondate motivazioni altrui, prevaricandole. Una strada, questa, che conduce in un vicolo cieco e che si disinteressa dei problemi delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Gruppo Rai.
CRAIPI – E QUESTA SAREBBE DEMOCRAZIA
Nel mese di settembre scorso, con una decisione che non è stata condivisa con le 5 scriventi...




