Nella giornata odierna si è svolto l’incontro di monitoraggio relativamente all’accordo sottoscritto il 19 dicembre 2024, che ha messo in salvaguardia circa 1000 lavoratrici e lavoratori precedentemente operanti in Abramo in AS.
Il quadro emerso non è sicuramente tranquillizzante.
Fibercop che aveva già ridotto i volumi ad inizio 2025, generando eccedenze fin da subito successivamente riqualificate sul progetto di dematerializzazione, non ha ancora definito con Konecta l’accordo per il prosieguo delle attività.
Tim ha garantito finora i volumi di back-office che occupano oltre 200 dipendenti con contratto in scadenza il prossimo 31 dicembre, ma anche in presenza di rinnovo ci sarà una contrazione dei volumi, che porterebbe ulteriori eccedenze nello specifico perimetro.
Il progetto di dematerializzazione partito in ritardo si sta gradualmente stabilizzando, non senza problemi organizzativi che hanno comportato blocchi delle attività per diverse settimane, negli ultimi 6 mesi circa.
Konecta ha dichiarato che, allo stato attuale, in assenza di risposte concrete sui temi posti, sarà costretta ad individuare soluzioni per risolvere le eccedenze derivanti dalle dichiarazioni delle committenti.
In tutto questo, il prossimo 7 novembre scadrà la cassa integrazione per cessazione che interessa 44 tra lavoratrici e lavoratori (di cui 27 in forza a Palermo che non hanno ancora mai ricevuto nessuna proposta di reintegro, nonostante gli affidamenti dati in fase di accordo), ancora in regime di amministrazione straordinaria di Abramo, per i quali i commissari hanno già preannunciato la procedura di licenziamento.
Le scriventi OO.SS., esprimendo profonda preoccupazione per il quadro emerso nel corso dell’incontro di monitoraggio, hanno richiamato la responsabilità piena di tutti gli attori coinvolti nella vertenza e sottoscrittori dell’accordo del 19 dicembre 2024, sollecitandone il rispetto degli impegni assunti.
In considerazione di quanto sopra esposto, le Segreterie nazionali di Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil comunicano l’apertura dello stato di agitazione a sostegno della piena occupazione, rivendicando il totale rispetto delle intese sottoscritte in sede Ministeriale e avvieranno nei prossimi giorni le procedure di raffreddamento previste dalla Legge.
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