In data 4 giugno 2025 si è svolto l’incontro previsto dall’art. 10 del CCNL di settore tra le Organizzazioni Sindacali Nazionali, Territoriali e le RSU (SLC CGIL, FISTel CISL, UILCOM UIL, UGL Carta e Stampa) e la Direzione del Gruppo Fedrigoni, rappresentata dall’Amministratore Delegato Marco Nespolo e dal management di primo livello.
L’incontro si è aperto con l’intervento dell’Amministratore Delegato, il quale ha illustrato l’attuale scenario aziendale, fortemente influenzato da una fase di instabilità congiunturale nei mercati di riferimento, in particolare nei comparti del lusso, del vino, della carta grafica e del segmento “eclose”. A tali dinamiche si aggiungono ulteriori elementi di incertezza, quali i potenziali dazi all’importazione paventati dagli Stati Uniti, che contribuiscono a rendere complessa e poco prevedibile la programmazione produttiva.
A fronte di tale instabilità, la Direzione ha evidenziato la necessità di una gestione flessibile dei processi industriali e della distribuzione dei volumi tra i vari siti produttivi, con conseguenti variazioni nei turni di lavoro e un utilizzo non strutturale della forza lavoro, sia diretta che somministrata.
Nonostante le criticità esposte, l’AD ha confermato la solidità patrimoniale del Gruppo e la volontà di proseguire con interventi mirati alla salvaguardia della distintività dei prodotti di fascia alta, alla centralità del cliente e al miglioramento della redditività, anche attraverso il riallineamento dei volumi e l’ottimizzazione dei processi produttivi.
È stato inoltre chiarito che, in questa fase, il Gruppo intende limitare operazioni di acquisizione, privilegiando un modello di crescita organica volto alla valorizzazione delle competenze interne, alla qualificazione professionale del personale e all’inserimento mirato di nuove risorse, con un’attenzione particolare anche agli aspetti di sostenibilità ambientale. In tal senso, è stato ribadito l’impegno a proseguire nel percorso verso la decarbonizzazione, elemento ormai centrale nella strategia industriale, in linea con le aspettative del mercato, soprattutto in ambito luxury.
Sul piano economico-finanziario, è stata sottolineata l’importanza della gestione delle marginalità, a fronte di un indebitamento rilevante ma considerato sostenibile, alla luce degli oltre 1,5 miliardi di euro di investimenti effettuati negli ultimi anni da parte degli azionisti.
Particolare rilievo è stato attribuito al tema della sicurezza sul lavoro, considerata una priorità assoluta. È stato infatti annunciato un rafforzamento della cultura della sicurezza, tramite formazione continua, azioni strutturali e lo sviluppo di una leadership interna capace di prevenire e ridurre al minimo gli infortuni.
In merito al Premio di Risultato (PdR), si è dato atto dell’intesa raggiunta tra le Parti per un accordo “ponte” relativo all’anno 2025, sostenuto anche da un’integrazione in welfare aziendale. Tale scelta è stata ritenuta la più responsabile, in attesa di condizioni più stabili che possano consentire la definizione di un accordo triennale nel prossimo futuro.
Tra le priorità da monitorare nei prossimi mesi, sono stati richiamati i seguenti temi:
l’andamento della curva dell’EBITDA;
l’efficienza e l’organizzazione della produzione;
la piena attuazione delle misure in materia di salute e sicurezza.
Per quanto riguarda le specificità territoriali, è stato espresso disappunto per il mancato allineamento tra gli indirizzi centrali e la loro attuazione concreta nei siti locali. È stata evidenziata la necessità di recuperare efficienza e ridurre i costi non più sostenibili. In tal senso, è stato comunicato che circa il 20% degli investimenti programmati sarà destinato alla Regione Marche, con particolare riferimento al settore delle carte di sicurezza, dove è previsto l’inserimento di circa 32 nuove risorse.
Le Organizzazioni Sindacali, a tutti i livelli, hanno colto l’occasione per segnalare nuovamente una serie di criticità irrisolte che, da circa due anni, stanno compromettendo il clima di confronto costruttivo che ha da sempre caratterizzato le relazioni sindacali nel Gruppo. In particolare, è stata espressa forte preoccupazione per il progressivo indebolimento del modello partecipativo nei territori, che rappresentava un elemento distintivo della governance aziendale.
Le OO.SS. hanno dunque ribadito la necessità di ripristinare un clima relazionale orientato alla concertazione e al coinvolgimento, affinché si possano affrontare in modo efficace e condiviso le numerose sfide poste dall’attuale scenario economico-produttivo.
In conclusione, le Parti hanno convenuto sull’opportunità di proseguire il confronto in maniera strutturata e continuativa, al fine di garantire la tenuta industriale, occupazionale e sociale del Gruppo Fedrigoni, in una fase delicata e complessa che non risparmia nessuna realtà, nemmeno quelle con una solida storia e presenza internazionale come Fedrigoni.
