Nei giorni 12 e 13 giugno 2025 si è svolto a Vicenza l’incontro dell’Esecutivo e del Comitato Aziendale Europeo
del Gruppo Burgo, durante il quale la Direzione aziendale e le organizzazioni sindacali si sono confrontate
sull’attuale situazione produttiva e finanziaria del Gruppo, nonché sulle prospettive future.
L’Azienda ha tracciato un quadro complesso del contesto in cui il Gruppo si trova ad operare, evidenziando come
il settore cartario, a livello europeo, stia attraversando una fase di profonda incertezza, influenzata da fattori
esogeni quali l’instabilità economica internazionale, l’aumento dei costi delle materie prime e le difficoltà nel
reperimento delle stesse, nonché da un mercato ancora lontano da una piena ripresa dei livelli produttivi
pre-pandemia.
In questo scenario si inserisce anche la situazione dello stabilimento di Ardennes, considerato storicamente uno
dei siti più produttivi e strategici per il Gruppo, che oggi si trova a fronteggiare gravi difficoltà legate soprattutto
all’approvvigionamento del legno da parte dei fornitori europei. L’azienda ha spiegato di essere stata costretta a
rivolgersi a nuovi committenti europei, operazione che ha comportato un aumento del costo della materia prima
di circa il 50%, rendendo di fatto non competitiva la produzione della cellulosa e incidendo negativamente
sull’intera filiera.
Un altro tema di particolare rilevanza emerso durante l’incontro è stato quello relativo al mancato
raggiungimento della soglia minima del MOL, condizione che ha determinato anche per quest’anno la mancata
erogazione del premio di produzione ai lavoratori, segnale concreto delle difficoltà che l’azienda si trova ad
affrontare.
Tuttavia, la Direzione ha anche sottolineato un aspetto positivo, l’indebitamento accumulato dal 2019 è stato
completamente azzerato e il Gruppo ha chiuso l’ultimo esercizio in attivo, con un utile netto pari a 121 milioni di
euro, risultato che testimonia un’importante tenuta finanziaria.
Guardando al futuro, l’azienda ha dichiarato di aver avviato una serie di investimenti mirati in alcuni stabilimenti
italiani, con l’obiettivo di innovare i processi produttivi e adeguarsi a un mercato sempre più orientato verso
prodotti finiti tecnologicamente avanzati e sostenibili.
Nonostante la strada da percorrere resti complessa, il Gruppo ha espresso la volontà di continuare a investire
per rafforzare la propria posizione sul mercato.
Al termine dell’intervento aziendale, hanno preso la parola le organizzazioni sindacali, che hanno espresso forte
preoccupazione per quanto emerso, sottolineando come la mancata corresponsione del premio di produzione
non possa essere imputata solo a cause esterne, ma rappresenti un chiaro segnale di criticità interne e di carenze
nella visione strategica di lungo periodo.
Le preoccupazioni riguardano tutti i siti italiani, con particolare attenzione allo stabilimento di Sora, anticipato
anche dall’Azienda nelle informazioni fornite in precedenza, che versa in condizioni di maggiore difficoltà rispetto
agli altri.
I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto un confronto più strutturato e costante, al fine di monitorare con
attenzione l’evoluzione del contesto aziendale e individuare tempestivamente eventuali soluzioni condivise.
L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco a mantenere aperti canali di comunicazione stabili e frequenti,
necessari per affrontare insieme le sfide future in un’ottica di trasparenza e corresponsabilità.