La Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento alla legge di Bilancio che innalza il
tetto massimo reddituale per poter accedere all’Indennità di Discontinuità fino a 35 ml €, anziché 30 ml €
come prevede l’attuale normativa. Rimane invariato il requisito delle 51 giornate di contributi accreditate
al Fondo Lavoratori dello Spettacolo (FLPS), viene confermata l’esclusione dal calcolo delle giornate da
riconoscere, delle giornate già percepite come indennità nell’anno precedente alla domanda
(Discontinuità, NASPI, ALAS).
Un piccolo intervento che amplia la platea dei destinatari che potranno accedere a questa forma di
Welfare.
Nello stesso emendamento è previsto un altro intervento che riguarda invece attrici ed attori che hanno
svolto la prestazione nel settore cine audiovisivo (cod. Ex Enpals 022), che vedranno maturare il requisito
con almeno 15 giornate svolte nell’anno precedente la domanda (o 30 nei due anni precedenti), anziché
51, accreditate al FPLS. Un risultato, questo, che premia il lavoro svolto in questi anni da UNITA, sia su
questo argomento, come sugli altri capitoli del Welfare.
Un risultato importante per due motivi:
• Perché si riconosce la specificità, nella specificità dell’intero Settore, di alcune categorie, in questo
caso attrici ed attori, che molto spesso, a causa della modalità e dei tempi di prestazione del
lavoro, non raggiungono i requisiti minimi per maturare l’annualità contributiva. È necessario che,
partendo da questo intervento della Legge di Bilancio sull’Indennità di Discontinuità, si proceda ad
una rivisitazione strutturale dell’intero Sistema Welfare per i lavoratori dello Spettacolo , tenendo
conto di ogni singola peculiarità.
• Perché afferma inequivocabilmente che l’accredito dei contributi, per questi lavoratori avviene
calcolando il requisito minimo su più anni, confermando una modalità applicata da sempre, prima
da ENPALS e poi da INPS e smentendo le sentenze della Cassazione, oggetto delle nostre iniziative
nelle scorse settimane.
Noi con UNITA e le altre Associazioni del cine audiovisivo AGI, AIARSE, AITS, APAI, EMIC, gli Stuntmen,
abbiamo avviato una campagna per la ristrutturazione del Welfare Spettacolo, dalle pensioni agli
ammortizzatori sociali. Per regole nuove che tengano conto delle specificità che caratterizzano questo
mondo. Un Settore industriale che contribuisce in maniera determinante alla crescita della nostra
economia e che, come tutti gli altri Settori industriali, deve avere norme certe, adeguate a garantire tutele e
diritti alle centinaia di migliaia di lavoratori che ne fanno parte.
Insieme ad UNITA, alle altre associazioni, ai lavoratori, continueremo ad impegnarci per un confronto
aperto, costruttivo, con le Istituzioni, con la Politica per migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei
lavoratori dello Spettacolo.
TROUPE – L’INDENNITA’ DI DISCONTINUITA’ CAMBIA
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento alla legge di Bilancio che innalza...




