Nella giornata di ieri, presso la sede di Assolombarda, si è svolto l’incontro di informativa annuale
previsto dal Contratto Collettivo Nazionale tra i rappresentanti delle aziende del Gruppo Amazon che
applicano il CCNL TLC, le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil ed i
componenti la Rappresentanza Sindacale Aziendale.
Il gruppo Amazon opera in Italia da 15 anni, occupandosi di e-commerce, logistica, intrattenimento,
pubblicità, servizi e connettività. Sono diverse le società, appartenenti al gruppo, che operano sul
territorio nazionale, occupando complessivamente circa 19mila lavoratrici e lavoratori, di cui circa 3300
afferenti al comparto delle Telecomunicazioni. Secondo quanto illustrato dai rappresentanti aziendali,
dal 2010 ad oggi, Amazon ha investito in Italia 25 miliardi di euro, offrendo servizi per oltre 20mila
piccole e medie imprese, ottenendo per diversi anni riconoscimenti per l’incremento occupazionale, con
particolare attenzione alla parità di genere. Per tutte le lavoratrici ed i lavoratori delle aziende
riconducibili alla capogruppo l’azienda riconosce diversi benefits e welfare, frutto di policy aziendali in
relazione ad assicurazioni sanitarie, polizze vita, sostegno alla genitorialità, più tutta una serie di sconti e
convenzioni derivanti dall’esser dipendenti di aziende del gruppo. Sempre attraverso policy interne è
superata la timbratura per rilevare la presenza, mentre il lavoro agile è una “flessibilità” riconosciuta in
particolari e specifiche condizioni stabilite dall’azienda.
Nella presentazione del dettaglio per ciascuna delle 4 entità legali rappresentate al tavolo emerge una
azienda molto “giovane” con una età media molto al di sotto di quella di settore, e con una piena parità
di presenza tra uomini e donne in azienda. Nello specifico:
Amazon Eu Sarl è l’azienda che si occupa della parte commerciale legata alla piattaforma di e-commerce
occupa 793 risorse con contratto a tempo indeterminato, 57 a tempo determinato, e con un numero di
dirigenti pari a 65.
L’età media in azienda è di 31 anni, con il 52% di lavoratori ed il 48% di lavoratrici. Sede operativa
Milano.
Amazon Italia Service è la società che si occupa di risorse umane, finanza e amministrazione. Occupa 220
dipendenti di cui 6 td, con 33 dirigenti. È presente sul territorio di Milano (181 dipendenti) e su Roma
(22 dipendenti) età media 37 anni, con una percentuale del 45% di uomini e il 55% di donne.
Amazon Online Italy è l’entità legale che si occupa del marketing, con 210 dipendenti a Milano e 5
Roma, di cui 23 dirigenti. L’età media è di 36 anni, con una ripartizione percentuale del 51% di lavoratori
e 49% lavoratrici.
Amazon Digital Italy è la società che si occupa dei contenuti di intrattenimento video e musica. Ha 59
dipendenti di cui 14 dirigenti, suddivisi territorialmente 13 a Roma e 46 a Milano, con una età media di
39 anni ed una presenza di lavoratrici donne del 58%.
Alle società presenti al tavolo, va aggiunta, sempre in riferimento all’applicazione del CCNL
Telecomunicazioni, Amazon Customer Service che opera principalmente a Cagliari, occupando
complessivamente 1600 lavoratrici e lavoratori in attività di assistenza alla clientela.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil nell’apprezzare la dettagliata informativa fornita,
nel primo storico incontro sindacale con le aziende del Gruppo Amazon del settore telecomunicazioni,
hanno da subito manifestato tutte le preoccupazioni inerenti alle possibili ricadute, in termini
occupazionali in Italia, rispetto al piano di riduzioni del personale annunciato dall’azienda in ambito
global. Successivamente è stato richiesto l’avvio di un confronto ampio in relazione a tutti gli elementi
cardine per costruire di fatto un vero integrativo aziendale, a partire dallo smart working e da un
sistema di relazioni industriali che valorizzi anche il confronto territoriale, così come avvenuto nel
mondo customer.
Amazon Italia, in replica, ha comunicato che il piano di riduzione del personale in ambito global ha
ricadute in tutto il mondo, Italia compresa. L’azienda ha informato che, considerato l’impatto numerico
esiguo sul territorio italiano, non saranno avviate procedure di licenziamento collettivo, ma le eccedenze
saranno gestite attraverso uscite volontarie incentivate.
In riferimento all’avvio di un confronto su relazioni industriali ed integrativo aziendale, Amazon ha
dichiarato che avvierà una fase di riflessione e valutazione al proprio interno per iniziare un possibile
confronto, anticipando comunque indisponibilità a discutere di alcuni temi inconciliabili con il modello
gestionale coerente ed in linea con l’impostazione global, come ad esempio l’ipotesi di un premio di
risultato collettivo.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil auspicano che la giornata storica odierna, per il
sistema di relazioni sindacali nel mondo Amazon nel comparto Tlc, possa andare oltre la cordialità degli
incontri informativi previsti dal CCNL, provando ad individuare accordi che favoriscano soluzioni
condivise di miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di Amazon.
TCC-INCONTRO MINISTERO DEL LAVORO – PROGETTO DNA
Lo scorso 24 novembre, presso la sede del Ministero del Lavoro, anche alla presenza dei...




