SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e FIALS leggono con stupore e preoccupazione le imbarazzanti dichiarazioni del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, il quale intende “Aprire la stagione delle verifiche artistiche in tutte le fondazioni lirico-sinfoniche, così come prevedono i protocolli e i contratti”. Con fermezza esprimono la più ferma condanna per il metodo e l’intento politico di questa iniziativa.
Il Sottosegretario Mazzi forse si riferisce alle verifiche artistiche previste dal contratto, ma dovrebbe sapere che sono già adottate come procedure interne e ordinarie, gestite dalle Direzioni Artistiche e dalle Sovrintendenze, in un’ottica di miglioramento continuo e nel rispetto dell’autonomia gestionale delle Fondazioni. Inoltre dovrebbe conoscere bene che i ruoli negli organici delle categorie artistiche vengono assegnati a chi supera concorsi banditi e aperti alla comunità europea, che hanno un alto livello selettivo. Alta professionalità purtroppo non adeguatamente retribuita per cui diversi giovani partecipano ai concorsi all’estero dove hanno stipendi di gran lunga superiori.
L’annuncio di istituire una “stagione” di verifiche straordinarie o esterne si configura dunque come un tentativo di sovrapporre una commissione politica a meccanismi di valutazione già in essere e concordati con le parti sociali, minando l’autorità del CCNL, come una grave ingerenza nell’autonomia gestionale ed un affronto alla professionalità dei lavoratori che sono professionisti di alto profilo.
Se, come afferma il Sottosegretario, le verifiche “non si fanno da troppo tempo”, non ne ha capito la funzione e la possibilità delle Direzioni delle Fondazioni.
Il livello dei lavoratori delle categorie artistiche garantisce l’eccellenza che è il motore costante del sistema lirico e di balletto nazionale.
La vera iniziativa da adottare per “accrescere la reputazione internazionale del nostro sistema d’Opera” è una sola: garantire stabilità e risorse adeguate.
Il progetto della compagnia di balletto presente nel testo del “Codice dello spettacolo” va in direzione opposta e come Segreterie chiediamo la costituzione di compagnie stabili.
Le priorità per il rilancio del comparto lirico-sinfonico italiano sono:
− Stabilizzazione del Personale: Risolvere l’annosa questione del precariato storico e completare gli organici in sofferenza.
− Certezza Finanziaria: Garantire risorse certe e adeguate per la programmazione pluriennale ed i rinnovi contrattuali, evitando la cronica emergenza finanziaria.
− Investimenti: Potenziare gli investimenti in produzione, tecnologia e promozione internazionale, consentendo alle Fondazioni di competere stabilmente con le grandi istituzioni europee.
− Livello di gestione: Direzioni gestite da figure amministrative e artistiche di alto profilo professionale specifico del settore.
− Controllo gestionale : Verifiche periodiche dell’andamento di gestione e dell’utilizzo delle risorse per prevenire ammanchi nei bilanci e le ricadute sui dipendenti.
La messa in discussione della competenza artistica dei lavoratori è una distrazione inaccettabile dai veri nodi strutturali che l’Amministrazione è chiamata a sciogliere.
Un presunto “controllo di qualità” per scaricare le responsabilità gestionali. Chiediamo al Sottosegretario Mazzi di ricondurre quanto esternato verso il rispetto delle previsioni delle norme del CCNL.
Sollecitiamo il Governo ad aprire urgentemente un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali, anche alla luce di norme penalizzanti per i dipendenti in caso di deficit inserite nel “ Codice dello spettacolo “, in qualità di parti contraenti e tutori della professionalità dei lavoratori, per affrontare le reali e urgenti problematiche del settore, agendo con rispetto e riconoscimento del valore inestimabile del lavoro artistico e professionale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori del settore.
FLS_Comunicato stampa 16 novembre su dichiarazioni Sottosegratario Mazzi
SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e FIALS leggono con stupore e preoccupazione le imbarazzanti...




