In data odierna si è svolto l’incontro relativo al conferimento e alla cessione dei rami di azienda Telecontact e Gruppo Distribuzione a Dna, tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, le Rsu di Telecontact e Gruppo Distribuzione e le rappresentanze delle aziende coinvolte. Presenti anche i massimi vertici di TIM, che governando e direzionando la riunione hanno di fatto confermato la non autonomia funzionale, gestionale e decisionale di Telecontact.
All’interno della società neocostituita, denominata DNA Srl, confluiranno l’intero ramo di azienda Telecontact Center S.p.A. e il ramo di azienda di Gruppo Distribuzione S.p.A. relativo alle attività di customer care. L’intento dichiarato è di realizzare una operazione straordinaria di aggregazione, nel settore delle telecomunicazioni, che interesserà complessivamente un numero pari a 3.380 lavoratori: 1591 di Tcc e 1789 di GD. L’obiettivo della operazione societaria, sarebbe, secondo le dichiarazioni delle aziende interessate, di realizzare un processo di transizione occupazionale attraverso l’attuazione un percorso di formazione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione, con un partenariato con Poste Italiane, non meglio specificato, oltre alla prosecuzione di quanto già in essere in Tim, rispetto alla Vertical Energy, e naturalmente le attività dei servizi di customer di Tim in essere. Il piano dichiarato avrebbe la finalità di gestire gli effetti della crisi di settore, in continuo calo di volumi in ambito assistenza alla clientela, salvaguardando l’occupazione attraverso un adeguamento delle competenze personali nell’ambito di nuove attività legate ai processi di digitalizzazione.
Le condizioni di passaggio dei 3380 lavoratori, dichiarati da DNA Srl, avverranno in piena coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente. Pertanto i lavoratori manterranno in toto gli elementi base della retribuzione: livello, profilo orario, scatti di anzianità, buoni pasto, e tutto ciò che è collegato alla applicazione del CCNL delle Telecomunicazioni. Per quel che concerne gli elementi derivanti dalla contrattazione aziendale, quasi completamente assente in Gruppo Distribuzione, al contrario fortemente presenti in Telecontact, grazie a decenni di buone pratiche di contrattazione sindacale che hanno portato alla sottoscrizione di importanti accordi, questi dovranno comunque essere rinegoziati con la nuova società, cui compete l’organizzazione del lavoro.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno ribadito con fermezza e determinazione la propria totale contrarietà ad una operazione che non presenta alcuna prospettiva industriale. Per quel che riguarda il ramo Tcc, il progetto presentato, rappresenta esclusivamente un maldestro tentativo di camuffare l’ennesima esternalizzazione nel settore in ambito customer care. Nei fatti verrebbero ceduti i dipendenti, mantenendo invece “parte della cassa e di alcune attività/passività residuali” nella capogruppo, riducendo così TCC ad una scatola vuota di TIM, senza alcun fine ad oggi dichiarato. Le organizzazioni sindacali hanno dichiarato completa indisponibilità alla sottoscrizione di un verbale positivo relativamente alla procedura ex art.47 avviata. Seppur la legge prevede una mera informativa, senza nessun obbligo di accordo, il sindacato confederale non solo non avallerà questa operazione, ma la contrasterà con tutti gli strumenti a disposizione, a partire dalle iniziative di protesta e dalle manifestazioni, che saranno indette non appena concluso l’iter normativo (raffreddamento) in materia di sciopero.
Tim, attraverso questo artefizio societario, punta a “liberarsi” di 1591 lavoratrici e lavoratori appartenenti al gruppo, cedendoli ad un proprio fornitore in outsourcing, che sicuramente non è quello ad aver brillato maggiormente, in questi anni, per gestione del personale, organizzazione del lavoro e relazioni sindacali. L’esame congiunto previsto dall’art.47 è stato chiuso con formali dichiarazione di contrarietà da parte delle segreterie nazionali. Domani, presso il Ministero del Lavoro, ci sarà l’incontro relativo alle procedure di raffreddamento, dove il sindacato ribadirà la netta contrarietà alla esternalizzazione di Telecontact, avviando il percorso di mobilitazione e di lotta.
Comunicato Nethex Digital Sales 5-11-2025
Nella giornata del 05 novembre 2025 si è svolto un incontro tra le Segreterie Nazionali e...




