Il 26 giugno TSD ha presentato nuova istanza di proroga sia delle misure protettive sia del termine per il deposito del piano, il tribunale non si è ancora pronunciato.
Della serie prendiamoci tutto il tempo possibile immaginabile prima di fare quello che avremmo dovuto fare sin dall’inizio della vicenda.
Per le scriventi nulla sta cambiando, l’azienda cerca di prendere ulteriormente tempo, prendendo in giro tutte le parti in causa a partire da quelli incolpevolmente coinvolti, ovvero i lavoratori che oltre a vantare 4 mesi di stipendi non pagati si ritrovano anche nel bel mezzo dei ritardi nel pagamento della cassa integrazione.
Si sollecitano le istituzioni ed i committenti ad assumere una posizione di immediata e responsabile collaborazione per dare una prospettiva occupazionale fattiva ai lavoratori, il cui numero si è ridotto ulteriormente, ed il Sindacato confederale è disponibile a sedersi ad un tavolo istituzionale per lavorare a soluzioni concrete, a partire da subito.
Accordo clausola sociale ARIA: continuità e tutela per 39 lavoratori
Nella giornata del 30 giugno 2025 si è svolto il secondo incontro per l’espletamento della...