Nelle scorse ore le scriventi Segreterie nazionali di Slc-Cgil Fistel-Cisl Uilcom-Uil hanno ricevuto la richiesta di
convocazione al Ministero del Lavoro da parte della neocostituita società DNA, in relazione al progetto di
aggregazione tra TCC e un ramo d’azienda di Gruppo Distribuzione (società che detiene al 100% la stessa DNA).
Ai sensi di quanto previsto dalla norma richiamata nella richiesta di convocazione, la procedura prevede che, per
avere accesso agli incentivi previsti, la società DNA presenti il piano industriale di questa operazione ed avvii il
confronto con le organizzazioni sindacali.
Le OO:SS. da oltre un anno chiedono chiarezza sul futuro dell’Azienda, in considerazione di quelle che fino a ieri
venivano frettolosamente liquidate come voci relative ad una ipotetica vendita della società del gruppo Tim.
Tim, dal canto suo, si è sempre trincerata nel silenzio, non fornendo alcuna risposta concreta sul destino di Tcc.
La lettera ricevuta da DNA fornisce una risposta certa alle varie questioni poste nel tempo dal Sindacato
confederale e questa istanza presentata al Ministero conferma quindi le voci che da oltre un anno si ricorrono sul
destino delle lavoratrici e dei lavoratori di Telecontact.
Il Gruppo Tim ha già dato dimostrazione di perseguire un miglioramento dei risultati di bilancio e di gestione dei
costi ricorrendo anche a riduzioni di personale gestite attraverso cessioni di aziende appartenenti al gruppo, le cui
conseguenze si sono rivelate drammatiche. La vicenda Tim Servizi Digitali grida ancora vendetta!!!
Le scriventi nelle sedi ministeriali chiederanno conto di questa operazione, contrastando con forza ogni ipotesi
societaria che determini la fuoriuscita di TCC dal perimetro del Gruppo Tim, operazione che metterebbe a serio
rischio il futuro occupazionale di 1600 lavoratrici e lavoratori che da oltre 20 anni gestiscono, con professionalità
ed abnegazione, la clientela di Telecom prima e di Tim poi.