TIM/TCC – NESSUN PASSO INDIETRO!

In data 29 aprile, a seguito delle procedure di raffreddamento chiuse con esito negativo prima in sede
aziendale e poi in sede ministeriale, è stato proclamato unitariamente lo sciopero nelle aziende TIM e
TCC, ambito CUSTOMER CARE CONSUMER e SMALL, con la previsione dell’interruzione dell’attività
lavorativa nelle ultime due ore di lavoro (solo ultima ora per i part time) per il periodo 12 maggio-21
maggio 2025.
Iniziativa di contrapposizione da parte del sindacato confederale dovuta al netto peggioramento delle
matrici in quegli ambiti, che avranno le prime forti ripercussioni in TIM a partire dal 12 maggio, giorno
in cui verranno concretamente applicate.
Per TCC, per responsabilità imputabili esclusivamente all’azienda, non si è potuto ancora svolgere
l’incontro per la presentazione delle relative matrici, nonostante durante l’iter della procedura di
raffreddamento la stessa azienda abbia confermato di essere coinvolta nella revisione così come TIM.
Nell’attesa di questo incontro, e delle probabili ulteriori iniziative di contrapposizione che seguiranno,
sarà comunque importante la massiccia partecipazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori di TIM e di TCC
alle iniziative di sciopero in programma, a partire proprio dalla giornata del 12 maggio, data simbolica
che rappresenta appunto il giorno di partenza della nuova matrice.
Gli operatori di TIM non meritano di essere riportati indietro di venti anni, e non possiamo permettere
che, come avvenuto spesso in passato, vengano scaricati sulla Cenerentola TCC gli effetti di una
manovra che non ha ragione di esistere dal punto di vista dell’internalizzazione del lavoro,
considerando già l’alto livello di stress ed il forte sbilanciamento sull’attività telefonica attuale.
Purtroppo, ad oggi, dalla data di proclamazione dello sciopero di UILCOM SLC e FISTEL del 29 aprile,
nessun passo indietro è stato fatto dalle aziende, e quindi nessun passo indietro sarà fatto dalla
scrivente organizzazione sindacale!
Non vi sarebbe alcuna plausibile giustificazione se non pretestuosa e poco credibile.
Invitiamo pertanto i lavoratori tutti alla partecipazione agli scioperi!